La temperatura massima che l'uomo può tollerare? Ecco la risposta
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Caldo: esiste una temperatura massima che l’uomo può tollerare? Ecco la risposta

allerta meteo caldo

L’essere umano si adatta, ma fino a un certo punto. Alcuni scienziati stanno studiando la temperatura critica oltre la quale si rischia la vita.

I cambiamenti climatici non sono parole dette al vento. E’ sotto gli occhi di tutti come la stagione estiva si sia trasformata negli ultimi anni in un alternarsi continuo di ondate di calore estremo alle quali non siamo abituati. E questo è solo l’inizio delle trasformazioni del nostro ambiente in risposta all’inquinamento che abbiamo causato.

Davanti alle temperature in costante aumento, una domanda sorge spontanea: quando il caldo sarà “troppo caldo” per l’essere umano? Esiste cioè una soglia oltre la quale il nostro corpo non è più in grado di resistere? Ecco le risposte della scienza.

Le ondate di caldo sono il fenomeno climatico più mortale

allerta meteo caldo
Leggi anche
Europa ricca di litio: perchè non si estraggono le materie prime?

Con 61.000 morti solo nell’estate del 2022 e solo in Europa – secondo una ricerca pubblicata su Nature Medicine, le ondate di caldo si affermano come il fenomeno più mortale tra quelli prodotti dal cambiamento climatico. Hans Kluge, direttore regionale dell’ufficio europeo dell’OMS, aveva infatti dichiarato che: “L’esposizione al calore estremo spesso esacerba problemi di salute preesistenti. Il colpo di calore e altre gravi forme di ipertermia causano sofferenza e morte prematura”.

Questo è principalmente dovuto al fatto che il nostro corpo non è pensato per vivere in condizioni di caldo estremo: può adattarsi, ma, come esiste una soglia minima al di sotto della quale la sopravvivenza è a rischio, così esiste una temperatura massima oltre la quale non riesce più a funzionare.

La ricerca degli scienziati inglesi: esiste una temperatura critica superiore

Un gruppo di scienziati si è chiesto quale sia precisamente questa temperatura di sbarramento, e si è messo al lavoro guidato dal professor Lewis Halsey dell’Università di Roehampton del Regno Unito. Il loro focus è stato individuare in quali punti del termometro il tasso metabolico basale – cioè la misura di quanta energia consuma l’organismo per funzionare a riposo – aumenti. Così facendo, hanno potuto stabilire che la temperatura critica superiore, UCT, per l’essere umano è compresa tra i 40 e i 50°C.

Ulteriori studi approfondiranno e puntualizzeranno i risultati, ma quello che è da tenere in considerazione è che gli scienziati inglesi hanno indicato l’azione congiunta di caldo e umidità come particolarmente pericolosa. Come riportato da Fanpage.it, gli esperimenti condotti su 13 partecipanti di giovane età ed in salute hanno mostrato che a 40°C e con il 25% di umidità relativa, il tasso metabolico di cui parlavamo prima aumenta già del 35%, mentre si innalza del 48% con 50°C e l’umidità al 50%.

In tali condizioni, viene richiesta una quantità davvero elevata di energia al corpo. Inoltre, ciò provoca una dilatazione dei vasi sanguigni e un abbassamento della pressione, in che costringe il cuore a spingere con più forza, generando tachicardia e aumentando il rischio di infarto e ictus. Il gruppo di ricerca tiene a precisare che ogni soggetto risponde in modo diverso ai cambiamenti di condizioni, per via dell’età, di malattie preesistenti o anche del sesso biologico: tuttavia, il pericolo si alza per tutti.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 17 Luglio 2023 15:17

Europa ricca di litio: perchè non si estraggono le materie prime?

nl pixel